Milano si prepara ad accogliere una straordinaria esposizione che offre uno sguardo esclusivo sulla vita e la carriera dei Queen attraverso gli occhi di Peter Hince, il road manager e assistente personale di Freddie Mercury. Dopo aver fatto tappa a Torino, Rimini e Roma, la mostra “Queen Unseen | Peter Hince” aprirà le sue porte presso la Fondazione Luciana Matalon in Foro Buonaparte 67, a due passi dal Castello Sforzesco, dall’8 febbraio al 21 aprile.
L’esposizione presenta oltre 100 fotografie di Hince, catturando momenti indimenticabili che abbracciano un decennio, dal 1975 alla metà degli anni ’80. Peter Hince ha avuto il privilegio di lavorare a stretto contatto con Freddie Mercury e gli altri membri della band, permettendogli di immortalare non solo gli scintillanti momenti dei loro concerti ma anche istanti più intimi e privati.
La mostra non è solo una celebrazione visiva della carriera dei Queen, ma offre anche uno sguardo ravvicinato al lato umano dei membri della band, in particolare di Freddie Mercury. Oltre alle fotografie, la mostra ospita più di un centinaio di cimeli, memorabilia, oggetti e documenti originali, inclusi elementi iconici come l’asta del microfono utilizzata da Freddie Mercury nell’ultimo concerto e una chitarra autografata da Brian May. I costumi utilizzati nel videoclip di “Radio Gaga”, un piatto autografato e le bacchette della batteria di Roger Taylor sono solo alcuni dei tesori esposti, provenienti anche dalla collezione personale di Niccolò Chimenti, uno dei principali collezionisti europei della saga dei Queen.
La tappa romana della mostra ha offerto un’occasione per un’intervista a Peter Hince da parte di Rockol, dove ha condiviso dettagli intriganti sulla sua esperienza con i Queen. Ha sottolineato la sua fortuna nel poter catturare momenti non solo sul palco ma anche in momenti più personali e privati dei membri della band. Hince ha dichiarato di avere un vasto archivio di immagini, ma alcune di esse sono troppo intime per essere rese pubbliche, rispettando la privacy dei Queen.
Il fotografo ha evidenziato la differenza nel suo approccio rispetto ai paparazzi, sottolineando che lavorava effettivamente con e per i Queen. In particolare, ha raccontato come Freddie Mercury si comportasse in modo diverso quando si trovava di fronte agli obiettivi dei fotografi scandalistici, contrastando con il rapporto più rilassato che aveva con Hince. Questo approccio più personale ha permesso a Hince di catturare momenti autentici e spesso divertenti con Freddie Mercury, mostrando il lato umano di una delle icone della musica mondiale.
“Queen Unseen” a Milano promette di essere non solo un’esperienza visiva straordinaria per i fan dei Queen, ma anche un viaggio unico nel mondo personale e professionale di una delle band più influenti nella storia della musica.
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